La Ministra dell’Innovazione Paola Pisano ha recentemente dichiarato in un’intervista al collega Andrea Lisi che <<l’identità digitale deve essere unica e che deve esserci una convergenza tra quello che viene chiamato SPID e la carta d’identità elettronica>>. La Ministra ha anche aggiunto che <<la governance dell’identità digitale deve essere statale>>.
Quello che dagli annunci e dai primi richiami da parte delle agenzie di stampa sembra essere un cambiamento di rotta da parte del governo, è stato inserito in un emendamento alla legge di bilancio il cui testo non è ancora disponibile. Mi astengo quindi da ogni commento poiché non dispongo di elementi sufficienti per formulare un giudizio avente senso compiuto. La collocazione dell’intervento nella legge di bilancio non lascia presagire però nulla di buono.
Non posso fare a meno di osservare che troppo spesso nel nostro paese con ogni cambiamento di Governo vengano annunciate grandi riforme che poi in realtà non aggiungono nulla di nuovo ma al contrario complicano ulteriormente la vita ai cittadini e agli operatori. A mio avviso, in Italia un minimo di continuità nelle scelte, soprattutto in settori strategici come l’innovazione tecnologica, rappresenterebbe essa stessa una grande rivoluzione epocale.
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